Il fatto di vietare movimenti fuori regione porterà ad un calo di passeggeri sia sui aerei che treni dato che il traffico nazionale da e verso Milano e’ quello più importante d’Italia.
Il traffico nazionale via terra ad esempio vedrà solo 4 coppie di treni AV di Italo mentre Linate sarà dei tre scali milanesi quello più colpito e quindi di conseguenza gli scali del sud Italia.
Potrà viaggiare chi avrà necessità lavorative ma tutto il traffico leasure verrà meno.
Rimarrà invariato quello estero che sottostà alle singole regole di ciascuna nazione di destinazione finale.
Per l’ennesima volta a Roma il Governo ha dimostrato di saper solo mettere dei divieti e non gestire la situazione.
Tra l’altro non si ha nessuna conoscenza reale dei infetti dato che i test non vengono fatti nei comuni di residenza ma ovunque.
Metà dei risultati positivi in Milano città non sono, ad esempio, di residenti milanesi ma di altre province se non regioni (specialmente quelli privati) dato che qui si ha maggior disponibilità di strutture ospedaliere e studi con disponibilità.
Oltre ad aver decretato la Lombardia zona rossa con dati ormai vecchi si va a colpire la regione che da sola conta il 20% del Pil nazionale e se vi aggiungiamo anche il Piemonte bingo.
Chiaramente mezza Europa sorride nel sapere che state magari a tavolo di un ristorante sia più pericoloso che stare magari un paio di ore da un parrucchiere con chi ti tocca la testa a stretto contatto.
Tornando ai voli Linate soffrirà di più avendo li la fallimentare Alitalia ma anche Orio e Malpensa perderanno passeggeri tenendo comunque sul internazionale.
Soffriranno di più invece quei scali nazionali che proprio sui voli sud-nord Italia avevano un po’ di respiro, isolare Milano e Torino costerà caro ma si sa a Roma che gliene importa, anzi...