E' nata ITA: biglietti in vendita

Perché “regional senza futuro”?
Farà la regional del Lazio.

Destinazioni ITA previste (solo FCO), 8 destinazioni, neanche nei 70/80 erano così poche e solo da FCO dato che ve ne erano tante (rapportate ad allora) anche da MXP.

Boston
Buenos Aires
San Paolo
Tokyo Haneda
Washington
New York
Los Angeles
Miami

Destinazioni intercontinentali operare con velivoli Alitalia  da MXP dal 1998 era agreement KLM di Cempella con 25 destinazioni (+60 internazionali e 18 nazionali):

Accra
Adis Abeba
Bangkok
Boston
Buenos Aires
Caracas
Chicago
Hong Kong
Johannesburg
Lagos
Los Angeles
Miami
Mumbai
Nairobi
New York JFK
New York Newark
Osaka
Pechino
Rio de Janeiro
San Paolo
Seychelles
Singapore
Sydney
Tokyo
San Francisco

Destinazioni intercontinentali operate da Alitalia da FCO 11 +42 internazionali e 20 nazionali:

Adis Abeba
Buenos Aires
Miami
Montreal
New York JFK
New York Newark
Rio de Janeiro
San Paolo
Tokyo
Toronto

Fonte Alitalia
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Come riportato nel Corriere della Sera di oggi la politica e Roma affondando l’ accordo Alitalia-KLM con hub su Milano hanno di fatto far distruggere Alitalia tre volte insistendo di concreare tutto su Roma e l’ Italia ora si ritrova senza nessun hub e major, solo una regional di cui nessuno sa cosa possa servire a parte sprecare soldi pubblici.

Se non bastasse il fatto che ITA sarà praticamente assente da uno dei principali aeroporti italiani (MXP) che ormai è alla pari con il loro ipotetico hub (4 voli in croce non fanno un hub).

ITA sarà molto più sbilanciata su LIN rispetto a FCO, indebolendo (anzi ammazzando) quel poco che rimane di ogni loro velleità di dare hub, per salvare slot che nessuno si comprerebbe e che pure Blue Air trova gratis.
Ci sarebbe da ridere di gente così se il conto poi non lo pagassimo tutti, i fornitori ancora di più e molti lavoratori anche rimanendo disoccupati.

https://www.flightglobal.com/airlines/new-italian-operator-ita-seeks-authorisation-to-serve-us-gateways/145250.article

Da altri lidi.

New Italian operator ITA seeks authorisation to serve US gateways

New Italian national airline Italia Trasporto Aereo is formally seeking authorisation to open transatlantic services to several US cities. The carrier, owned by the Italian ministry of economy and finance, is set to succeed the struggling Alitalia which has spent several years in administration. ITA says its initial services will include operations from Rome and Milan to New York, as well as from Rome to Boston and Miami. Next year the airline intends to expand this network from Rome to feature Washington DC and Los Angeles. Another pair of US gateways, Chicago and San Francisco, will follow in 2023. The carrier is applying to the US Department of Transportation for authorisation under the US-European ‘open skies’ agreement.

ho fatto una piccola analisi sulla rotta LIN-->FCO pre e post ITA:
- il 14 ottobre (giovedi) alitalia vende 8 collegamenti, prezzo minimo di 69.98 €
- il 15 ottobre ITA vende 18 collegamenti, prezzo minimo di 42.98 € per i primi 10, e di 56,98 € per gli ultimi 8
E' un bel salto, ed un bel rischio. Se non faranno un LF decente entro dicembre sono caxxi amari per ITA.

Premesso che ITA parta a metà ottobre il network su Linate è fatto per occupare più slot possibili quindi dopo pochi mesi vi saranno cancellazioni, accorpamenti e tagli di destinazioni.

Il tracollo come avevamo scritto qui ad inizio anno rimane su Fiumicino dato che AZ vi faceva girare quasi 80 aerei tra NB e WB mentre ITA sui 30, quasi un terzo.
Discorsi su nuove macchine sono solo fantasia, dopo un anno ITA si ritroverà l’aver fatto fuori i 700 mil con ben altri problemi che già tutti sanno.
I 2800/2900 dipendenti previsti non potranno essere tutti ex Alitalia quindi si va all’estinzione quasi totale dei dipendenti.

Se non fosse per gli slot di Linate, a mio avviso un'azienda di quelle dimensioni potrebbe anche sopravvivere con un hubbetto simil Vueling: transiti nazionali dove le low cost non hanno una programmazione capillare, qualche internazionale e intercontinentale. Stop. Persino British sta considerando di creare una branca low cost a Gatwick dove opera solo ptp.

Vueling a FCO ha fallito come hub regionale, Linate e’ uno scalo ptp quindi ITA non ha alcuna mission.

Vueling a Barcellona. La differenza però è che Vueling è integrata in IAG mentre ITA è sola soletta.

Certamente a Barcellona si come Aegean ad Atene.

Lazzerini con un piano che è la peggior copia di quelli fallimentari Alitalia ha di fatto decretato ancor prima di far partire ITA l’ennesimo fallimento e questo lo sanno tutti.

L’unica mission era quella di creare un nuovo hub carrier concentrando tutte le macchine possibili sul unico luogo possibile, Milano MXP e basta ma come scritto l’altro ieri sul Corriere della Sera “la politica e Roma” non li hanno mai permesso da AZ/KLM in poi (e la scusa di non farlo per via di Linate è tutta made in Rome).
ITA non serve come ptp, non è e non sarà mai una Low Cost così come hub carrier e tanto meno una regional, in poche parole una realtà fuori da ogni logica di mercato sorretta economicamente da noi e basta.

Intanto sono più le domande di lavoro arrivate in ITA quanto i passeggeri che acquistino un biglietto da un vettore per ora virtuale.

D960 ha scritto:Se non fosse per gli slot di Linate, a mio avviso un'azienda di quelle dimensioni potrebbe anche sopravvivere con un hubbetto simil Vueling: transiti nazionali dove le low cost non hanno una programmazione capillare, qualche internazionale e intercontinentale. Stop. Persino British sta considerando di creare una branca low cost a Gatwick dove opera solo ptp.

Rispondo a te e spanna.

I suoi conti sono giusti: nella winter hanno messo un’eccesso di offerta su LIN per la solita ragione, che è quella di occupare slot.
Sarà un bagno di sangue? Probabilmente sì.

Il problema è che sono ossessionati dagli slot di LIN. Pensano che valgano chissà quanto ma Blue Air sta costruendo una ”focus city” eha già basato 2 aerei senza problemi di slot.
Austrian ha trovato abbastanza slot per uno shuttle LIN-VIE e non li sta neanche operando tutti.

In primavera ITA prevede di spostare un po’ di capacità sull’Europeo, ad esempio sulla Germania, dopo i disastri di Air Berlin.
Avessero avuto il coraggio di scegliere solo FCO, con 52 aerei veniva qualcosa tra Swiss e Austrian: un hub piccolo ma potenzialmente efficiente. I pax in transito ti servono per fare volumi e riempire costantemente rotte che solo p2p stenterebbero, ma bisogna essere capaci a gestire un hub e in AZ non lo sono mai stati. FCO ha 3 ondate quasi casuali, grazie al fatto che le rotte nazionali sono più o meno tutte lunghe uguali.

Per sintetizzare, il problema di ITA è che sono prigionieri dele balle che raccontano.
Loro, così come i capitani coraggiosi anni fa, erano un’ottima occasione per dare una svolta ad Alitalia e tirarne fuori qualcosa di decente, che almeno non perda un milione al giorni.
Invece siano al “more of the same” e avranno un altro fallimento.

Per sintetizzare il network ITA in una battuta: a LIN il Covid è passato, a FCO no.

Gli operativi di LIN sono tornati con ITA a livelli simili a quelli pre-pandemia (80% dei loro slot e più del 50% del totale). A FCO hanno riconfermato gli operativi dei commissari, con pure qualche taglio.

Se ITA rinunciasse a Linate partirebbe con una ventina di aerei in meno e con 800 dipendenti in meno. In più sarebbe evidente il suo essere linea aerea non dell’Italia, ma soltanto di Roma.

Il punto e’ che a LIN perdono meno che a FCO quindi concentrare tutto a FCO sarebbe ancora peggio e lo sanno bene (i transiti nazionali su nazionali sono quattro gatti e sempre meno).
Di fatto ITA a FCO non avrà’ piu 8 mil di transiti così come i 0,6 su LIN.
Tra l’altro su LIN ITA partirà con più competitors e la mazzata finale gliela darà magari Ryanair sulla LIN-FCO (con o senza brand Alitalia).

ITA, che cosa sei?

Di Giuseppe Colombo
27/08/2021

https://www.google.it/amp/s/m.huffingtonpost.it/amp/entry/ita-che-cosa-sei_it_61276d55e4b0231e36989627/

I-TIGI ha scritto:ITA, che cosa sei?

Di Giuseppe Colombo
27/08/2021

https://www.google.it/amp/s/m.huffingtonpost.it/amp/entry/ita-che-cosa-sei_it_61276d55e4b0231e36989627/

Bell’articolo, ma noi siamo stati più sintetici: ITA non esiste!

Poi bisogna ricordare a Giuricin che KLM non se n’è andata perché AZ era “troppo sindacalizzata” o per la mancanza chiusura di LIN (altra bufala ricorrente che stavolta ci siamo risparmiati), ma perché troppo politicizzata. KLM non voleva avere pure lei lo Stato Italiano come maggiore azionista!

Giuricin non è particolarmente ferrato nel trasporto aereo.

malpensante ha scritto:Giuricin non è particolarmente ferrato nel trasporto aereo.

Più che altro direi che ai tempi di KLM era parecchio giovane.

È il lobbista di italo NTV e gira il mondo per fare conferenze sull’Alta Velocità ferroviaria, ma in aviazione non ha niente da dire, a parte che conclusioni di buon senso sull’insostenibilità del mantenere in vita Alitalia.

La rincorsa di Ita
https://www.google.it/amp/s/m.huffingtonpost.it/amp/entry/la-rincorsa-di-ita_it_612a3831e4b0231e369c4192/

hub Linate non si può leggere.

Se uno volesse comprate un biglietto ITA e scrive su google Ita o itaspa ad oggi gli esce di tutto tranne il sito della compagnia.

Quando ITA riuscirà a mettere in vendita quei voli verso gli USA se comparirà la MXP-JFK (come qui anticipato possibile mesi fa) Lazzerini diverrà una barzelletta come tutto il “suo” piano copia-incolla da quelli CAI-SAI-LAI plurifalliti.

I-TIGI ha scritto:..
Quando ITA riuscirà a mettere in vendita quei voli verso gli USA se comparirà la MXP-JFK (come qui anticipato possibile mesi fa) Lazzerini diverrà una barzelletta come tutto il “suo” piano copia-incolla da quelli CAI-SAI-LAI plurifalliti.

Plurifalliti e perseverano nei modi che li hanno portati al disastro.
Tanta arroganza per avere il COA e aprire le vendite (fatte gestire dai falliti!), per poi scoprire che c’è un buco e che alcune intercontinentali non le possono vendere comunque.

Il caso più eclatante è verso USA, dove non hanno ancora l’ok del DOT (Department of Transportation). Questo impedisce di vedere quell’orrore che sarebbe una loro MXP-JFK, un volo isolato da resto del network e già coperto da altre 5 compagnie, tra le quali l’italianissima Neos.
Neos l’approvazione del DOT ce l’ha e il suo volo è regolarmente in vendita da tempo.

Neos, vi ricordo, che ha una flotta di lungo raggio di 6 modernissimi 787-9, solo uno meno dell’ipotizzata flotta ITA e uno in più dei 5 A330 che aveva AirItaly quando ha chiuso.

Vediamo se quelli che criticano Neos, e criticavano AirItaly, perché troppo piccole faranno altrettanto con ITA o scatterà la difesa d’ufficio.

Linate, Ita raddoppia i voli di Alitalia: ogni settimana 117 mila posti in vendita

https://www.google.it/amp/s/milano.corriere.it/notizie/cronaca/21_agosto_30/linate-ita-raddoppia-voli-alitalia-ogni-settimana-117-mila-posti-vendita-073bc6d6-0965-11ec-9dd3-3cdc96ff46f7_amp.html

I numeri preliminari confermano quanto anticipato dal Corriere: l’aver «lottato» con la Commissione europea per tenere quanti più slot possibili a Linate (cedendo il 15% dei diritti di decollo e atterraggio contro il -56% di Fiumicino) ha spostato il baricentro operativo di Ita a Nord di Roma, il suo hub ufficiale. Slot che la nuova compagnia dovrà utilizzare tutti per non perderli — anche se il traffico non si è ripreso — e per rivendicarli come asset preziosi al momento delle trattative per le alleanze internazionali e quando vorrà essere inglobato in un grande gruppo.



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Alitalia lasciando Malpensa e’ morta a Fiumicino, ITA lo farà a Linate, tra i due scali il terzo se la gode, Malpensa.

Qualcuno a Lazzerini gli ha fatt notare che per collegamenti nord-sud Italia passare per FCO non lo fa già più nessuno dato che esistono già compagnie con c’è tu sia di velivoli che lo fanno.
Cascato dal pero ecco quindi puntare altrove, su Milano rimangiandosi pure quanto affermato su Malpensa.
Il capolavoro e’ la ex rotta dalle uova d’oro, bissare le scelte di CAI nel puntare alla LIN-FCO e’ da kamikaze.
Intanto i vettori che hanno aperto voli su Linate con slot temporanei e non iniziano a far battaglia con appoggi anche politici.

Fiumicino “hub ufficiale”, volevo vedere che quello naturale per Lazzerini e’ il piccolo Linatino? Mini compagnia, mini hub…

Stralcio dal articolo del Corsera di oggi:

Secondo le elaborazioni del Corriere nel 2019 — prima della pandemia — Alitalia aveva messo a disposizione a Linate 8,8 milioni di sedili, riuscendo a venderne 5,3 milioni, con un tasso di riempimento medio dei velivoli del 60,2% e 84 passeggeri per movimento. Ma allora la flotta sul «Forlanini» era soprattutto di Embraer (da 88 e 100 posti), mentre Ita punta a utilizzare gli Airbus A319 con un incremento di sedili del 40-60%. La sfida, stando agli analisti consultati dal Corriere, in questa fase post-Covid è quindi più complicata per la newco che si ritrova a dover operare un maggior numero di voli in un contesto ancora lontano dai volumi del 2019 e con aerei più grandi.
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Se il LF medio di Alitalia al 2019 era solo un 60,2% con la maggior parte di aerei regional con i 319 a quanto andrà ITA?
Auguri

il primo anno sara' un bagno di sangue per ITA, da 34 voli nella summer a 69 voli nella winter con volumi in calo, difficilmente arriveranno al 40% di LF medio in tutta la winter. Son perdite enormi...
Ma al governo va bene cosi'.