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    Lufthansa e ITA: la palude

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    Lufthansa e ITA: la palude Empty Lufthansa e ITA: la palude

    Messaggio Da FlyIce

    Il silenzio calato dopo l’annuncio ufficiale è stato rotto solo da Lazzerini per annunciare che lui non se ne andrà. Comunque sia non è lui a decidere, come qualsiasi dirigente d’azienda può essere mandato via in qualsiasi momento dagli azionisti.

    Lufthansa vuole mettere un suo uomo al vertice di ITA al più presto, si sa anche chi: Joerg Eberhart, che dopo 7 anni alla guida di Air Dolomiti è ora Head of Strategy del Gruppo Lufthansa.

    Il punto chiave è: Lufthansa ha davvero “carta bianca” su ITA, come ha chiesto e ottenuto dal MEF? Se non l’ha ora, quando l’avrà?
    È chiaro che l’attuale management di ITA non è all’altezza della situazione e potrebbe compromettere ulteriormente le sorti della compagnia da qui a fine anno.

    Lato italiano, le parole di Lazzerini sono la punta dell’iceberg dell’ostruzionismo strisciante che Alitalia prima e ITA ora riservano a chiunque voglia cambiare davvero. La lista dei CEO che hanno gettato la spugna è davvero lungo: da Sabelli, all’amico di Hogan Cassano (durato pochissimo). Più di recente è stata la volta del “presidente esecutivo” Altavilla che aveva provato a portare un cambio di stile in ITA, con alle spalle niente meno che Mario Draghi.

    Lato tedesco, la situazione è nota in Germania, dove c’è una plateale opposizione all’operazione ITA da parte di diversi azionisti Lufthansa e una parte del management.
    Spohr ha scommesso molta della sua credibilità su questa operazione e non è per niente scontato che lo lascino andare avanti.

    Insomma al momento è stato annunciato il fidanzamento ma non è certo scoccata la scintilla. In mezzo scorre il fiume, o meglio, c’è una putrida palude.
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    FlyIce

    Messaggio 07.06.23 13:22 Da FlyIce

    Aggiorniamo il post precedente con questo che I-TIGI ha scritto poco fa nel thread ITA:
    >>>
    Ho appurato ormai che Spohr non ha ottenuto quella carta bianca che voleva sin da subito per poter iniziare a mettere in sesto la disastrata ITA, sostituendo immediatamente Lazzerini; il piano accettato, di fatto, è quello attuale e, a parte il cambio di alleanza, il resto sarà la solita coppia LIN+FCO che nei anni abbiamo visto creare solo voragini economiche.

    Dato che il Governo vuole mantenere il controllo, per ora Lufthansa Group è solo l’ennesimo pollo di turno, chiaramente Spohr conta di spuntarla (tra anni) ma si sa, i governi in Italia durano poco quindi molto più facile che prima del famigerato bilancio in pareggio (se mai arriverà) le carte in tavola verranno mischiate nuovamente, cosa già accaduto tra l’altro in questi mesi con la Meloni.

    Siccome veline o rumors ripresi da qualche media alla fine hanno sempre un minimo di verità ecco comprendersi meglio quello che l’attuale dirigenza vorrebbe attuare:

    - FCO hub ITA come al solito
    - MXP senza alcun volo ITA
    - LIN base per Milano con voli di lungo (plurale) su varie destinazioni (quindi spostamento della NY da MXP ed altre nuove).

    Chiaramente richiesta di far saltare parte del decreto Bersani (mantenendo però lo stesso numero di slot) giustificando il fatto che era stato realizzato per sviluppare Malpensa obiettivo ormai raggiunto (per Lazzerini and friends).

    A Spohr si è detto di non doversi preoccupare di Malpensa dato che da Linate avrebbe il traffico pregiato anche sul lungo.

    Promesse da marinaio? Vedremo, probabile ma intanto si sia cercato di intortarlo un po’.

    La reazione di Fontana la scorsa settimana è stato un messaggio chiaro a chi di dovere ed anche Comune e SEA sono molto attenti agli sviluppi.

    I 321 di lungo raggio su uno scalo come Fiumicino hanno poco senso dato che li si punta a flussi ovviamente turistici e stagionali, con ricavi inferiori rispetto a Milano, dove si vende e si riempie molto bene i 321 full business di LaCompagnie (ad oggi il 30% dei posti di settembre già venduti, pax che normalmente acquistano sotto data).

    Tra l’altro chi è attento, continua a sottolineare che ITA su FCO dovrà presenziare il mercato sud americano ed africano/medio oriente e non più di tanto il nord americano, coperto da partners (ma guarda un po’) proprio perché questo in parte verrebbe coperto da Linate con alcuni voli diretti o via hub LH come già ora sia da MXP che LIN.

    Quanto sopra come ITA, ma siccome Spohr che non è fesso, il piano B con la sua Air Dolomiti procederà in parallelo, con uno sviluppo a parte, che gli servirà anche come leva di forza nelle prossime discussioni con il governo.

    La saga continua, anzi, è appena rincominciata.
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    Link: https://www.malpensainsiders.com/t1003p25-ita-e-lufthansa-promessi-sposi#12844

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