Tra pochi giorni Luca Parmitano tornerà nello spazio, a bordo di una Soyuz russa, che verrà lanciata dal cosmodromo di Baikonur.
Visto che mi trovo qui, vi condivido il qualche immagine di oggi.
Oggi è iniziata la fase finale della preparazione al lancio: il razzo, con sopra anche la capsula per i cosmonauti (in Russia si dice), è stata portata in piazzola e posta in posizione di lancio.
Il tutto avviene via ferrovia:
Ecco il razzo sulla piazzola, la n.1, la stessa usata per il lancio di Yuri Gagarin e rimasta in servizio da allora (a Baikonur ce ne sono molte altre).
Ed ecco il razzo in posizione finale. Si vede molto bene perché mancano ancora le scaffalature laterali di servizio, che vengono ritirate poco prima del lancio.
Per darvi un’idea del lavori: il treno è partito alle 7.00 per rispettare una vecchia consuetudine ed è arrivato alla piazzola alle 9.10 circa, dopo un paio di manovre.
Imponenti anche le misure di sicurezza: la zona è presidiata dalla polizia russa ed anch’essa se è ad accesso limitato, non si risparmiano in uomini e mezzi.
Durante tutto il viaggio, il treno era seguito da vicino da una piccola colonna di veicoli stradali: camion della Polizia, camion dei vigili del fuoco e ambulanza. Si intravede qualcosa nella seconda foto.
Visto che mi trovo qui, vi condivido il qualche immagine di oggi.
Oggi è iniziata la fase finale della preparazione al lancio: il razzo, con sopra anche la capsula per i cosmonauti (in Russia si dice), è stata portata in piazzola e posta in posizione di lancio.
Il tutto avviene via ferrovia:
Ecco il razzo sulla piazzola, la n.1, la stessa usata per il lancio di Yuri Gagarin e rimasta in servizio da allora (a Baikonur ce ne sono molte altre).
Ed ecco il razzo in posizione finale. Si vede molto bene perché mancano ancora le scaffalature laterali di servizio, che vengono ritirate poco prima del lancio.
Per darvi un’idea del lavori: il treno è partito alle 7.00 per rispettare una vecchia consuetudine ed è arrivato alla piazzola alle 9.10 circa, dopo un paio di manovre.
Imponenti anche le misure di sicurezza: la zona è presidiata dalla polizia russa ed anch’essa se è ad accesso limitato, non si risparmiano in uomini e mezzi.
Durante tutto il viaggio, il treno era seguito da vicino da una piccola colonna di veicoli stradali: camion della Polizia, camion dei vigili del fuoco e ambulanza. Si intravede qualcosa nella seconda foto.