La recente intervista di Rossen Dimitrov a TTG ha preceduto di pochi giorni l'evento.
l punti chiave sono alla fine:
1. ci saranno sorprese (e ve l'avevamo anticipato)
2. sono previsti 50 aerei in flotta al 2022
Questo secondo dato è particolarmente interessante, perché solo due mesi fa (ai primi di agosto) AirItaly aveva informato i sindacati di 23 aerei al 2023.
Vi avevamo subito detto che quei numeri erano da prendere con beneficio d'inventario. La dimostrazione è arrivata ora.
Al TTG Incontri, il numero 50 (aerei) è apparso anche sulla brochure ufficiale, distribuita dalla compagnia aerea:
Non è un numero dato in pasto alla stampa per fare sensazione, ma qualcosa di più.
Questo ci riporta al piano industriale, che è stato annunciato da Al Baker insieme al nome AirItaly poco più di un anno e mezzo fa.
Molti commentatori (ignoranti) lo considerano non più valido, magari perché basato sui 787 o per altre futili ragioni. Si era cominciato con un mix est-ovest ora è quasi tutto nord-America, (almeno d'estate). Le rotte stagionali sono cambiate e cambieranno ancora, ma ce ne sono altre che si consolidano.
Quello che conta per il piano industriale è il network previsto alla fine. Come verrà costruito sarà una scelta tattica e non strategica.
Il disegno complessivo del network non è mai cambiato e neanche il piano.
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