Soli nelle difficoltà

Ormai tutti conosciamo i passaggi della "saga" Alitalia, passata per continue crisi aziendali e diversi fallimenti.
Negli ultimi tempi pero' si è aggiunto un elemento; chiamiamolo la "litigiosità".

Alitalia ha prima "litigato" con AF e KL, storiche alleate, che ora puntano al mercato italiano autonomamente.
Poi è stata la volta della Joint Venture Transatlantica, i cui vincoli andavano stretti ai nostri, ma erano una giustaindicazione per evitare di distribuire tra gli altri partner le perdite proprio. Alla fine è venuta meno anche questa e i partner sono arrivati al punto di fondare una nuova JV da zero con dentro Virgin Atlantic e senza Alitalia.

Piccola parentesi la fine del rapporto con Etihad, tutt'altro che indolore. Non si è letto nulla ma sono volate parole grosse e la ricomposizione,nonostante il lungo commissariamento, non è ancora arrivata. La prova è la vicenda del A340-500, formalmente per il Governo ma arrivato da Etihad via Alitalia.

Due anni di commissariamento e di perdite dopo, Alitalia è senza un vero partner e con le idee molto confuse sul futuro.
La nuova Alitalia rimmarrà in Skyteam? per quanto? Passerà direttamente a Star Alliance per compiacere i nuovi amici di Lufthansa?

Proprio Lufthansa in queste circostanze è il "convitato di pietra": con la crisi tutti si sono fermati e si preoccupano innanzitutto del proprio orticello. Eventuali aiuti di Stato non potranno essere usati per acquisti di aziende decotte all'estero.
Il consolidamente in Europa ha innestato la retromarcia con alcune voci di divorzio (KLM da AF) ma nessuna nuova relazione in vista. Il consolidamento avverà grazie ai fallimenti.

Oggi vale la pena riflettere che il tempo perso con commissariamenti "oziosi" di Alitalia, non ho portato a nulla, se non ad un costante esborso da parte dello Stato, ora per lanciare le newco.
La vicenda Alitalia non sarà risolta a giugno, poteva esserlo un anno o due fa, ora Alitalia avrebbe pure un alleato ed una strategia per uscire dalla crisi.