I-TIGI ha scritto:Ormai su Alitalia e la presunta ITA e’ calato il sipario, Draghi disse che bisognava fare in fretta ma evidentemente non pensava che le trattative con la EU erano pari a zero, anzi, sottozero.
Articolo di Ugo Arrigo che fa il punto della situazione con qualche dato interessante a parte il quinquennio perso ed un affondo su ITA dandola per spacciata:
Il bilancio dei cinque anni di amministrazione controllata di Alitalia è desolante. Scomparso l’unico acquirente possibile, con un prestito ponte arrivato a 1.400 milioni ci ritroviamo a un crocevia che non lascia presagire nessun futuro luminoso.
Ugo Arrigo
https://www.lavoce.info/archives/87972/alitalia-cinque-anni-di-perdite-inutili/
In effetti l'articolo segna un netto cambio di passo rispetto alle sue ultime "sparate".
Aveva proposto, piu' e piu' volte, un'idea infattibile per facilitare il passaggio da Alitalia in AS ad ITA: il conferimento degli asset al Ministero dell'Economia che li avrebbe poi girati ad ITA.
Quindi era per la continuità, nessun problema con i 4 anni inutili e dannosi di commissariamenti, ora diventi 5 per "buon peso".
Penso che tutti abbiano capito che i paletti della EU non si possono spostare e che il nano ITA non ha speranze dopo il lancio.
Sono quindi finiti i convegni su una futuribile ITA fortissima, ora nessuno la difende piu'. Che coincidenza ...
Anzi proprio perchè si vota per il sindaco a Roma, meglio evitare promesse o anche solo sfiorare l'argomento.
Arrigo per la prima volta si scaglia contro l'inutilità della AS, qui siamo un passo oltre: pensiamo che si dannosa.
Magari tra un altro po' di conti dopo che il nuovo vento si sarà rinforzato, potrebbe arrivarci anche lui, ma dalla narranzione di Lazzerini e Zeni dei benefici enormi sarebbe un bel ribaltamento. Mi ricordo ancora la faccia perplessa di Giuricin che commentava quei dati.
Qualche passaggio che merita: "Perché nel 2008 il prestito ponte dell’epoca, di soli 300 milioni, fu rigettato in appena cinque mesi, mentre su quello in corso, ormai giunto a 1.400 milioni e a cinquanta mesi dalla prima erogazione, la Commissione non si è ancora espressa?"
"Nel frattempo, oltre a non vendere l’azienda, non sono stati neppure ridimensionati gli elevati costi gestionali che anzi, nei tre anni di amministrazione straordinaria precedenti alla pandemia, sono rimasti identici a quelli della precedente gestione"
Chiude poi mettendo una pietra sopra l'ipotesi che ITA possa avere successo. Proprio lui che avrebbe fatto "carte false" per farla partire solo pochi mesi fa.