Alitalia, tensione tra i commissari e la newco Ita
di Leonard Berberi
Il dossier Alitalia fa «litigare» l’amministrazione straordinaria e i vertici di Italia Trasporto Aereo. Cioè il venditore e il principale aspirante acquirente degli asset della compagnia aerea. In una nota inviata venerdì sera i commissari correggono la ricostruzione data in audizione dalla newco. Nell’audizione davanti alle Commissioni riunite Trasporti e Attività produttive della Camera di giovedì l’amministratore delegato di ITA Fabio Lazzerini ha ricordato che il 28 gennaio scorso «era stata mandata una lettera con una manifestazione di interesse ad acquisire il ramo aviation, handling e manutenzione» di Alitalia. Ma a quella lettera «non abbiamo ricevuto risposta».
La replica
Una ricostruzione che non è piaciuta nei palazzi a due passi dall’aeroporto di Fiumicino. «In relazione alla dichiarazione — si legge — i commissari straordinari di Alitali precisano che tale comunicazione esprimeva un generico e non circostanziato interesse per l’acquisizione di “asset” e non di rami d’azienda in esercizio, come invece richiesto per poter integrare il programma di cessione dei complessi aziendali di Alitalia - SAI e di Alitalia Cityliner». «Inoltre — aggiungono i commissari — tale manifestazione di interesse era espressamente contestualizzata “nell’ambito della procedura di dismissione” le cui determinazioni sono rimesse agli organi di sorveglianza della procedura, già da dicembre 2020». Una missiva troppo generica, insomma, per avere una risposta.
La lettera non inviata
È la seconda volta in una settimana che i commissari «rettificano» la ricostruzione delle interlocuzioni tra Alitalia in amministrazione straordinaria e Italia Trasporto Aereo. Il 28 aprile alle undici di sera con un’altra nota i vertici dell’aviolinea tricolore sono intervenuti a fornire la loro versione a proposito di una lettera della newco con la proposta di acquisto del ramo aviation e della firma di due contratti di fornitura dei servizi di handling e manutenzione. La lettera era datata 26 aprile. Ma, ha spiegato la nota, «non è pervenuta sinora ai commissari straordinari destinatari». Il giorno dopo la ricostruzione è stata confermata dall’ad di ITA che l’ha descritta come una delle idee per uscire dallo stallo nelle trattative per il decollo della nuova compagnia.
L’incontro del 5 maggio
Le frizioni tra l’amministrazione straordinaria e la newco avvengono in un momento delicato per una compagnia che pagherà gli stipendi in ritardo in due tranche il 3 e 4 maggio grazie ai 52 milioni di indennizzi Covid anticipati dal governo (ma non ancora versati). E anche alla vigilia dell’«incontro urgente» — il 5 maggio — tra i tre commissari di Alitalia (Gabriel Fava, Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso» e le sigle sindacali. Nella comunicazione del 30 aprile — inviata per conoscenza anche al ministero dello Sviluppo economico e a quello dell’Economia e delle finanze — viene scritto che «a tale incontro sono invitati, come richiesto, anche i vertici di ITA». La presenza della newco — però — viene considerata «particolare» e «rischia di essere controproducente», spiegano al Corriere due fonti istituzionali perché potrebbe essere vista dalla Commissione europea — che indaga sulle due società — come «un elemento di continuità aziendale».
lberberi@corriere.i