La situazione sta inevitabilmente evolvendo per il peggio. Mi sembra che la litigiosità di ITA sia verso la EU che il governo abbia raggiunto livelli preoccupanti (leggete il primo paragrafo).
Si sono anche seduti allo stesso tavolo Alitalia e ITA; secondo alcuni già solo questo potrebbe segnare una continuità ed era stato sconsigliato.
Alitalia si spegne, Ita non decolla: salvataggio a rischio
Crollate le vendite di biglietti per voli Alitalia in estate. Le low cost si espandono. Incontro tra commissari, Ita e sindacati: senza l’ok Ue Ita non può decollaredi Gianni Dragoni
Alitalia si spegne, Ita ancora non parte e le low cost si prendono il mercato italiano. Per tentare di sbloccare la partita c’è stato un doppio incontro tra i tre commissari di Alitalia, l’amministratore delegato di Ita, Fabio Lazzerini e i sindacati, separati in due gruppi: prima i confederali, poi i rappresentanti dei naviganti (Fnta) e Usb. L’indicazione del governo è di non far decollare la nuova compagnia senza l’accordo con la Ue. Mentre Lazzerini in sostanza dice: «Se la Ue perde altro tempo, Ita può partire lo stesso».
Prima volta allo stesso tavolo
Per alcuni sindacalisti l’incontro, in videoconferenza, con i commissari e Ita per la prima volta allo stesso tavolo (da remoto), è un segnale di un piccolo avanzamento di una partita ancora lunga e complicata. Alitalia ha finito i soldi e per il secondo mese consecutivo ha pagato in ritardo gli stipendi, saldati solo il 4 maggio. Ita è una scatola vuota. Resta il braccio di ferro tra il governo e la Ue sul piano industriale e gli aiuti di Stato. La commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, è in attesa di ricevere «proposte revisionate» dal governo, ha detto il 30 aprile. Nuovi incontri commissari-Ita-sindacati sono previsti il 20 e 26 maggio.
Tre punti di contrasto con la Ue
I contrasti con Bruxelles riguardano tre punti: gli slot di Linate, la Ue vuole che Ita rinunci a metà degli slot di Alitalia e che questi vengano assegnati a compagnie concorrenti, c’è una lunga lista d’attesa che va da Ryanair a Lufthansa; lo spezzatino, le attività di handling e manutenzione secondo la Ue non devono andare a Ita ma essere cedute a terzi; infine il nome e il marchio, per la Ue non possono andare a Ita. Lazzerini insiste per tenere il logo e le attività di handling e manutenzione, in società separate sotto la holding Ita, da aprire subito a soci privati.
Gli slot di Linate
Sugli slot il braccio di ferro con la Ue è legato agli aerei che Ita prenderà da Alitalia. Il piano prevede al decollo 47 aerei passeggeri totali, circa la metà della flotta attuale, che a fine 2020 era di 104 aerei. Lazzerini ha detto in Parlamento che «Alitalia in aprile ha volato con 37 aerei su 90 disponibili», per minimizzare il ridimensionamento. Secondo alcuni sindacalisti Ita potrebbe prevedere un aumento degli aerei dislocati a Linate, per contenere la riduzione di slot chiesta da Bruxelles.
La flotta
Resta il fatto che Ita partirebbe come micro-compagnia, 47 aerei passeggeri con solo 6 di lungo raggio. Solo nel 2022 la flotta aumenterebbe. Secondo il piano industriale di Ita approvato dal cda il 18 dicembre scorso, nel 2022 la compagnia avrebbe 86 aerei, oppure 67 nel caso di «scenario peggiorativo», cioè con modesta ripresa del traffico dopo il crollo per il Covid.
I tempi: primo luglio a rischio
Ita ha l’obiettivo di partire il primo luglio, ma i tempi lunghi del confronto con la Ue potrebbero allungare il decollo dei primi voli. «Siamo ancora in tempo a intercettare la ripresa del traffico dell’estate», dice Lazzerini, il quale però riconosce che le low cost stanno occupando gli spazi del mercato con massicci piani di volo per le vacanze. «Le low cost hanno occupato gli spazi che ci sono. Ryanair ha annunciato il network più ampio da quando opera in Italia». Si espandono anche easyJet, Volotea, Wizz Air, Vueling. Se non arirverà entro pochi giorni il via libera di Bruxelles, Ita potrebbe partire solo il primo agosto.
La proposta di accordo commerciale
Per evitare ulteriori ritardi, il decollo di Ita era previsto il primo aprile, Ita propone un accordo commerciale con Alitalia per avere da subito la responsabilità di vendita dei biglietti, con un accordo Gsa (General sales agreement): «È importante avere fin da subito un ruolo commerciale, per rassicurare il mercato, i biglietti si vendono in anticipo. Poi si capirà se vola Alitalia o Ita», ha detto Lazzerini.
Crollate le vendite di Alitalia
Sono crollate le vendite di biglietti Alitalia per l’estate, perché i consumatori non hanno fiducia. Se la compagnia dovesse collassare e fermare gli aerei, avrebbero perso i soldi anticipati per i voli futuri. «Nel corso dell'incontro sono stati forniti dati poco confortanti sulle prenotazioni per la stagione estiva ed è stata fatta richiesta di maggiore collaborazione e coordinamento tra Ita e Alitalia in amministrazione straordinaria perché si possano cogliere le opportunità del traffico estivo che al momento, in assenza di certezze sul futuro di Alitalia, opta per altri vettori», è il commento di Carlo Amati, della segreteria di Fnta, la federazione dei naviganti Anpac, Anpav e Anp.
La sollecitazione di Fnta
«I piloti e gli assistenti di volo della Fnta, nel giorno del 74esimo compleanno di Alitalia, sollecitano una posizione definitiva da parte del governo per dare un futuro alla propria compagnia e farle riguadagnare il ruolo di vettore di riferimento nazionale», sottolinea Fnta. I commissari «hanno esaurito le risorse finanziarie a loro disposizione e la trattativa con la Ue va immediatamente finalizzata senza cedere a ingiustificati atteggiamenti dilatori o discriminatori della Dg Competition», conclude la Fnta.
La posizione dei confederali
Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl hanno così commentato: «Nell’incontro di oggi sia i commissari sia l’a.d di Ita Lazzerini, pur non entrando nei dettagli tecnici, poiché è ancora in corso l'interlocuzione del governo con l'Europa, hanno preso atto delle nostre richieste ed hanno confermato la volontà di partire nel più breve tempo possibile con il nuovo progetto confrontandosi con i sindacati e che dovrà affrontare tutti gli scenari che si presenteranno nell'ottica di ricercare soluzioni coerenti col progetto, sostenibili e condivise a tutela del personale e di Alitalia come patrimonio del Paese».
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