Alitalia, scontro con la EU

Il giorno dopo, lunedì 12 aprile, il documento italiano sarà poi discusso con la commissaria Vestager. A quel punto inizierà l’ultima fase delle trattative: o ci sarà l’accordo entro pochi giorni o si andrà allo scontro frontale.

Muti passaron quella notte i fanti
Tacere bisognava, e andare avanti
S'udiva intanto dalle amate sponde
Sommesso e lieve il tripudiar dell'onde
Era un presagio dolce e lusinghiero
Il Piave mormorò: "Non passa lo straniero"

Dopo quanto chiarito ed affermato da Draghi e Giorgetti e la bocciatura del piano precedente da parte della EU basato da quanto preparato da Lazzerini e precedente governo le opzioni sono due:

- Accordo e nascerà ITA
- Non accordo, Alitalia fallisce e si chiude tutto. (cit: “...la vedo male”).

Il governo non andrà a nessun scontro, ci vadano a loro spese la Lupo o Salvini a Bruxelles a fare i complottisti davanti alla nostra bandiera blu a stelle gialle.

Riporto qui l’articolo completo de Il Foglio, da fare copia & incolla ed inviare ai complottisti che volevano scaricare le colpe sulla EU:

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La trattativa fra Commissione europea e governo italiano su Alitalia sembra essere ripartita. Ma la (ri)nazionalizzazione da tre miliardi di euro non è stata ancora autorizzata e i paletti posti da Bruxelles restano molto rigidi. Lo stesso premier Mario Draghi ha evidenziato che su diversi punti la Commissione è inamovibile. In primo luogo, Ita non potrà prendere il marchio Alitalia, inoltre potrà acquisire direttamente solo la parte relativa al volo e non i servizi di terra e l’handling. Questa soluzione è criticata da molte forze politiche che, dopo gli  aiuti da 4 miliardi di euro ricevuti da AirFrance-Klm, hanno accusato la Commissione di discriminare l’Italia (e Alitalia). Ma la “disparità di trattamento” non solo non esiste. O meglio, se esiste è tutta a favore di Alitalia, dato che gli aiuti per il Covid-19 dovevano essere autorizzati solo per le compagnie che non erano in difficoltà nel 2019. Questo è un elemento chiave per non distorcere il mercato, salvando con la scusa della pandemia. Nel 2019 Alitalia aveva un margine Ebit negativo di oltre 14 punti percentuali, mentre AirFrance-Klm aveva un margine positivo del 4,2 per cento (il gruppo Lufthansa oltre il 5 per cento).
(il Foglio)

Giorgetti: "Penso che questa settimana sarà decisiva per Alitalia"

"È chiaro che la nuova compagnia sarà una compagnia molto diversa molto più ristretta per rotte e velivoli non potrà avere in sè tutte le parti aveva prima". aggiunge il Ministro dello Sviluppo economico. "È in corso un confronto confronto molto serrato con la commissione europea da parte del governo italiano"....

.... per quello che ne so, nel piano industriale al momento non c'è particolarmente l'attenzione sul cargo. In prospettiva il cargo sarà collocato. Al momento non è il focus della missione aziendale.

https://www.google.it/amp/s/www.agi.it/politica/news/2021-04-11/alitalia-giorgetti-settimana-decisiva-12127346/amp
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Giorgetti nel articolo parla della ex Alitalia e smentisce piani nel cargo (giochetto del piano precedente per aumentare gli aerei pax di lungo raggio con il bluff su Malpensa) dato che a FIumicino non e’ proprio il caso

Per un chiaro e sintetico resoconto della situazione di Alitalia e ITA, leggetevi questo articolo (in inglese) scritto da una delle più autorevoli società di analisi del mercato aviation.
Leggetelo fino all’ultimo riga perché ipotizza chiaramente un grounding.

https://www.ch-aviation.com/portal/news/102222-alitalia-running-out-of-time-and-money-reports

Articolo qui sopra chiaro come il sole.

Se non si chiude accordo con la EU senza ormai un spiccio in cassa volare sarebbe impossibile.
La discontinuità non può esser voluta solo per evitare che ITA andasse in fallimento immediatamente dato che il 30/4 arriverà la condanna per aiuti di stato e poi voler mantenere tutto di Alitalia facendo fessi tutti.

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Giorgetti da La Repubblica:

Il futuro della società pubblica è ancora incerto: Alitalia non cambierà solo il nome, ma anche il logo.
Mentre quasi la metà degli slot di Milano Linate dovranno essere ceduti a concorrenti. Resta aperta anche la questione legata alle attività di manutenzione ed handling, che devono essere messi a gara e che Ita potrà rilevare solo per una quota di minoranza.

https://www.google.it/amp/s/www.repubblica.it/economia/2021/04/11/news/giorgetti_braccio_ferro_con_la_ue_su_alitalia_in_settima_si_decide_-296017383/amp/

Un' Alitalia messa a 90° in lavatrice e non solo direi.

Pare che Repubblica, Berberi e il Messaggero non la vedano allo stesso modo su come andrà a finire a Linate.

malpensante ha scritto:Pare che Repubblica, Berberi e il Messaggero non la vedano allo stesso modo su come andrà a finire a Linate.

Tanto o sbagliano in due o addirittura tutti e tre.

La gran parte dei media sulla questione Alitalia ed ITA ha dimostrato solo di toppare o riportare quello che faceva comodo a qualcuno.

https://www.google.it/amp/s/www.ilfoglio.it/economia/2021/04/12/news/il-whatever-it-takes-inopportuno-per-alitalia-2180011/amp/

I-TIGI ha scritto:La gran parte dei media sulla questione Alitalia ed ITA ha dimostrato solo di toppare o riportare quello che faceva comodo a qualcuno.

https://www.google.it/amp/s/www.ilfoglio.it/economia/2021/04/12/news/il-whatever-it-takes-inopportuno-per-alitalia-2180011/amp/

Articolo ben fatto, decisamente sopra la media.

Noto che le dichiarazioni di Draghi su Alitalia, stanno uscendo solo ora con diversi giorni di ritardo.
Avevomo ipotizzato che le reazioni sarebbero state due: cortine fumogene per distrarre il pubblico dai prossimi, inevitabili, passaggi e un'uscita graduale e "soft" degli elementi che chiariscono la situazione ed il pernsiero di chi governa.

Ormai delineata la nuova ITA, 2800 dipendenti e non più di 50 aerei, da chiarire dove andranno a finire i debiti di Alitalia, con SEA più di 100 milioni:

Il video TG7

https://www.google.it/amp/tg.la7.it/economia/giorgetti-con-lue-confronto-serrato-su-alitalia-12-04-2021-159901/amp

Assalto a Porta Pia:

https://www.google.it/amp/s/www.fanpage.it/roma/lavoratori-alitalia-manifestano-a-roma-no-ai-licenziamenti-e-alla-distruzione-della-compagnia/amp/

....Invece attraverso i diktat della comunità europea, l'inadeguatezza e la complicità di questa classe politica, a partire dal premier Draghi, stiamo assistendo alla distruzione dell'azienda. 7mila posti di lavoro in meno...
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Sempre colpe di altri, spiace per alcuni dipendenti ma prendersela con la EU e Draghi e’ veramente meschino.

La situazione di Alitalia è differente da quella di Air France e Lufthansa, dice la Ue

Per la commissione la compagnia italiana era già in crisi prima del Covid, mentre quella francese e quella tedesca erano in salute

https://www.google.it/amp/s/www.agi.it/economia/news/2021-04-12/alitalia-commissione-ue-air-france-lufthansa-12140046/amp
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A quanto pare Margrethe ha chiesto, per discontinuità, ad ITA di non usare come madrina Sofia Loren per il primo volo inaugurale.

Ita-Alitalia sulla rampa di lancio: al via la procedura per assumere

https://www.google.it/amp/s/www.ilmessaggero.it/AMP/economia/alitalia_ita_assunzioni_europa_trattativa_ultime_notizie_oggi_13_aprile_2021-5894049.html

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Il messaggero, the voice of Alitalia, proprio non vuole capire o meglio fa finta di non voler capire, non esiste ITA-Alitalia ma semmai ITA, punto.

Scrivere poi pronti ad assumere, ovvio ma per tutti quelli che non verranno assunti non e’ bello scriverlo in questo momento a caratteri cubitali.

I-TIGI ha scritto:...
Il messaggero, the voice of Alitalia, proprio non vuole capire o meglio fa finta di non voler capire, non esiste ITA-Alitalia ma semmai ITA, punto.

Scrivere poi pronti ad assumere, ovvio ma per tutti quelli che non verranno assunti non e’ bello scriverlo in questo momento a caratteri cubitali.

Ci fanno, ovviamente, in molti comunque hanno già capito. Gli annunci di Draghi e Giorgetti, dei giorni scorsi, non lasciano molto all'immaginazione.

Queste sono solo cortine fumogene, anzi sono le carote di cui si nutrono i conigli che sulla vicenda tacciono. Orde di leoni da tastiera, diventati improvvisamente docili e muti.

Al momento i numeri del lotto sono 47 e 6
47 aerei totali
6 widebody
In pratica Neos come widebody mette la freccia e sorpassa

La fonte è questo articolo, del sempre ottimista Berberi:

Nuova Alitalia, decollo con 47 aerei. Ma l’Ue non cede su slot e marchio

di Leonard Berberi
13 apr 2021

Dopo 155 scambi di e-mail, ore di incontri (virtuali) e l’invio negli ultimi tre mesi di una quarantina di documenti tra presentazioni, fogli Excel e analisi di mercato iniziano questi giorni i negoziati finali tra l’Antitrust Ue e il governo per far decollare Italia Trasporto Aereo, la newco pubblica creata per rilanciare Alitalia. Negoziati per nulla facili visto che su diversi nodi Bruxelles non intende cedere, ribadendo la linea della fermezza che va avanti ormai dagli inizi dello scorso gennaio.

L’ultimo piano
Secondo l’ultima controproposta inviata domenica alla Direzione generale della Concorrenza — raccontano al Corriere della Sera fonti europee e ministeriali che seguono il dossier — ITA vuole decollare con 47 aerei per il trasporto passeggeri (di cui sei per le rotte intercontinentali). Altri 2-3 velivoli — già in servizio con Alitalia dopo le modifiche agli arredamenti interni — verrebbero utilizzati per il cargo. I dipendenti, se si considerano anche handling e manutenzione non dovrebbero superare le 4.800 unità. L’operazione richiederebbe in una prima fase meno di 1,8 miliardi di euro di finanziamento (sui 3 miliardi stanziati), ma negli anni successivi la società aprirà linee di credito.

Gli asset
Uno dei nodi è la modalità di passaggio del ramo «aviation» (la parte volo) da Alitalia a ITA: a Bruxelles pensano che questo debba avvenire attraverso una gara, cosa che richiederebbe fino a cinque mesi di tempo, facendo quindi slittare il decollo della nuova società in autunno. Sul programma fedeltà MilleMiglia la newco è disposta a fare il passo indietro, creandosi una sua piattaforma di fidelizzazione. Ma su handling e manutenzione chiede di poter rilevare gli asset con alcuni partner industriali e ottenendo il 51% di uno dei rami (preferibilmente i servizi di terra). Per l’Antitrust Ue invece vanno ceduti a terzi.

I nodi
Slot e marchio sono i principali ostacoli. ITA offre il taglio di circa 110 diritti di decollo e atterraggio a Milano Linate, Roma Fiumicino e alcuni scali europei «congestionati». Per l’Ue è ancora poco. La riduzione secondo loro deve essere «proporzionale» alle dimensioni della nuova azienda: dal momento che dimezza gli aerei e le persone allora è auspicabile il dimezzamento degli slot. Linea dura dell’Europa anche sul marchio, ritenuto segno evidente della continuità aziendale e proprio per questo non dovrebbe andare a ITA.

Il tavolo politico
Mentre vanno avanti i tavoli tecnici, in settimana non sono previsti quelli «politici» tra la commissaria per la Concorrenza Margrethe Vestager e i ministri Daniele Franco (Economia), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico) ed Enrico Giovannini (Infrastrutture). Dalla Commissione ripetono, per l’ennesima volta, che il dossier Alitalia non è equiparabile a quelli di Air France e Lufthansa: non solo perché il vettore italiano perde da anni (al contrario degli altri due), ma anche perché qui si tratta di stabilire la discontinuità o meno con ITA. Sullo sfondo resta la doppia indagine Ue sui presunti aiuti di Stato (1,3 miliardi di euro) nei confronti di Alitalia.

https://www.corriere.it/economia/aziende/21_aprile_13/nuova-alitalia-decollo-47-aerei-ma-l-ue-non-cede-slot-marchio-695d23c4-9bc3-11eb-a4a1-866c33c02647.shtml

Ma non è tutto: leggete bene questo passaggio:

L. Berberi ha scritto:Gli asset
Uno dei nodi è la modalità di passaggio del ramo «aviation» (la parte volo) da Alitalia a ITA: a Bruxelles pensano che questo debba avvenire attraverso una gara, cosa che richiederebbe fino a cinque mesi di tempo, facendo quindi slittare il decollo della nuova società in autunno. ...

Altro che braccio di ferro sugli slot.
Ci sono gli elementi per un grounding di mesi.
Ogni giorno la situazione si fa piu' critica.

Il Corsera scrive 47, il Messaggero 60. Tutti numeri presi da veline che dimostrano le idee poco chiare o meglio l’ennesimo piano industriale scritto alla cappero.

47,52 o 60 aerei? Ma di che stiamo parlando per un vettore statale che dovrebbe rilanciare i collegamenti a servizio di “tutti” gli italiani contro major europee che hanno centinaia di aerei?

Alitalia termina qui, niente più sogni di gloria ma nuda realtà, una regional tipo Aegean e basta con qualche voli di rappresentanza (lungo raggio), certo in Grecia manco Olympic e’ morta ma cosa conta? Un .... (omissis).

Olympic Air perlomeno ha un nome importante mentre ITA come affermato da Draghi un po’ cheap, sembra le iniziali delle nazioni che si scrive nei vari moduli (UAE,SLO,CH,DE,FR etc etc) o targhe auto.

FlyIce ha scritto:Al momento i numeri del lotto sono 47 e 6
47 aerei totali
6 widebody[...]

ITA vuole decollare con 47 aerei per il trasporto passeggeri (di cui sei per le rotte intercontinentali). Altri 2-3 velivoli — già in servizio con Alitalia dopo le modifiche agli arredamenti interni — verrebbero utilizzati per il cargo.

6 widebody per i voli passeggeri +3 attualmente riadattati per il cargo, ma ci vuol poco a rimontare i sedili.

malpensante ha scritto:6 widebody per i voli passeggeri +3 attualmente riadattati per il cargo, ma ci vuol poco a rimontare i sedili.

Certo, poi ti prendi una procedura d'infrazione dalla EU.

Quella dei numeri è solo una cortina fumogena, la partita è un'altra, piu' delicata.

6 o 9 Wide Body, ma di che stiamo parlando? Del nulla

Eurowings con oltre 100 aerei la fa nera ed e’ il pups di Lufthansa (immagino sappiate cosa voglia dire pups in tedesco).
By the way:
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Le risorse finanziarie di Alitalia in amministrazione straordinaria sono ormai di fatto esaurite con rischio concreto di grounding della compagnia...

https://www.google.it/amp/s/www.ilmessaggero.it/AMP/economia/alitalia_sindacati_risorse_esaurite_compagnia_a_rischio_operativita-5895772.html

Il sindaco di Fiumicino (paese), con questa compagnia (ITA) non durerà neanche un anno (ovvio senza un vero piano industriale ogni azienda fallisce):

https://www.google.it/amp/s/www.tpi.it/economia/alitalia-sindaco-fiumicino-esterino-montino-licenziamenti-draghi-20210413770374/amp/

C’è stata una diretta web su Facebook organizzata dal CUB.

Per ora ho visto soltanto l’inizio con Gianni Rossi ex AD di Meridiana e non so se vedrò il resto. Il suo intervento mi sembra però assolutamente imperdibile e lo dico seriamente. Link:

https://fb.watch/4RvYs7Fcuz/

malpensante ha scritto:C’è stata una diretta web su Facebook organizzata dal CUB.

Per ora ho visto soltanto l’inizio con Gianni Rossi ex AD di Meridiana e non so se vedrò il resto. Il suo intervento mi sembra però assolutamente imperdibile e lo dico seriamente. Link:

https://fb.watch/4RvYs7Fcuz/

Ormai siamo al circo di nani e ballerine; personaggi che non contano niente e che sono in cerca di un posto al sole.

Questa diretta web non è la prima e non sarà l'ultima, domenica la Senatrice Lupo ne ha fatta una con Ugo Arrigo, che da liberista si è magicamente trasformato in un sostenitore dell'intervento dello stato. Tutti letteramente "danno i numeri": Arrigo ha fatto un calcolo dei ristori che se l'avesse fatto un suo studente all'esame gli avrebbe dovuto dare ZERO.
Come si fanno a calcolare i ristori sul fatturato per un'azienda che comunque sarebbe in perdita, che ha una gran parte dei dipendenti in CIGS, e che non ha molti dei costi variabili perchè vola pochissimo?

Rossi l'ho sentito: ha detto meno sciocchezze di altri, anzi é l'unico a dire che i veri concorrrenti di AZ sono le low cost e lo sono a Fiumicino.
La bestialità peggiore, ma forse è una sola, è quella di definire AirFrance e Lufthansa "protette dallo stato", che non è vero in toto.
La sua conclusione "a panza" è che ITA continuerà a perdere come Alitalia, magari è vero, ma non ha sicuramente elementi per dirlo in questo momento.
Poi se anche perdesse come prima, cosa dovremmo fare? Ci teniamo quella vecchia cosi' non facciamo esuberi e vissero tutti felici e contenti (tanto paga Pantalone)?

Rossi e’ stato l’unico realista mettendo una pietra tombale su Alitalia ed ITA.
Gli altri con sti continui confronti con le low cost partendo dall’ era jurassica di Southwest solo bar sport. Se non hanno capito che il confronto dovrebbe essere con le majors europee e capire come si perde 1 o 2 milioni al giorno ecco perché l’Italia ad oggi non ha ne un hub. Carrier e ne una Low Cost.

Ovviamente colpa della EU e della concorrenza! Ridicoli.

Dopo la Lupo e Salvini ecco ora la Meloni il resto della politica più furbescamente tace:

Giorgia Meloni, lettera a Draghi: «Il patrimonio di Alitalia che dobbiamo valorizzare»
https://www.google.it/amp/s/www.ilmessaggero.it/AMP/editoriali/giorgia_meloni_lettera_a_draghi_alitalia-5896444.html

Articolo un po’ fuori dal coro:

Il cartello dice: Alitalia=Italia
Tutto cominciò quando venne liquidato Umberto Nordio
https://www.google.it/amp/s/www.italiaoggi.it/amp/news/il-cartello-dice-alitalia-italia-2515085

FlyIce ha scritto:
Rossi l'ho sentito [...]
La sua conclusione "a panza" è che ITA continuerà a perdere come Alitalia, magari è vero, ma non ha sicuramente elementi per dirlo in questo momento.

Gli elementi ci sono: con costi da legacy Alitalia farà la maggior parte dei voli per passeggeri point-to-point in concorrenza con le low cost. Come prima, più di prima, visto che i WB saranno 6+3.

FlyIce ha scritto:
Poi se anche perdesse come prima, cosa dovremmo fare? Ci teniamo quella vecchia cosi' non facciamo esuberi e vissero tutti felici e contenti (tanto paga Pantalone)?

Rossi ha detto che è meglio chiudere Alitalia e stop.

I famigerati pseudo WB cargo sono la prima barzelletta, che se li facessero da Fiumicino, a Malpensa non se ne sente proprio la necessità.